Nel cuore pulsante di Perugia, là dove convergono le principali vie dell’antica acropoli, si erge una delle più straordinarie testimonianze dell’arte medievale italiana: la Fontana Maggiore. Collocata al centro della suggestiva Piazza IV Novembre, tra la Cattedrale di San Lorenzo e il Palazzo dei Priori, questa fontana non è soltanto un monumento architettonico, ma un autentico simbolo della città umbra, una narrazione scolpita nella pietra che da secoli racconta la storia, i valori e le ambizioni di un’intera comunità.
Una collaborazione artistica d’eccellenza
Commissionata per celebrare l’arrivo dell’acqua in città grazie all’acquedotto del Monte Pacciano, la Fontana Maggiore fu realizzata tra il 1275 e il 1278 sotto la supervisione dell’architetto Fra Bevignate. Il progetto fu affidato a due tra i più importanti scultori del tempo, Nicola e Giovanni Pisano, padre e figlio, i cui interventi segnarono una delle vette più alte dell’arte gotica in Italia.
A completare l’opera contribuì anche l’ingegnere idraulico Boninsegna Veneziano, mentre la coppa bronzea posta al centro, da cui sgorgava l’acqua, fu aggiunta successivamente dal maestro Rosso Padellaio. Il risultato è un’opera in perfetto equilibrio tra ingegneria, scultura e simbologia.
Un progetto architettonico armonioso
La Fontana Maggiore si sviluppa su due vasche poligonali concentriche, realizzate in marmo bianco e rosa proveniente dal Monte Subasio, tipico delle costruzioni umbre. La vasca inferiore presenta 24 lati, quella superiore 12. La struttura culmina in una elegante coppa bronzea da cui sgorgava originariamente l’acqua, elemento che simboleggia la vita, la purezza e la rinascita.
Questa armonia geometrica non è solo estetica, ma anche simbolica: rappresenta l’ordine cosmico, la dualità tra umano e divino, tra sapere pratico e conoscenza spirituale, tra terra e cielo.
Un’enciclopedia di Pietra
Ciò che rende la Fontana Maggiore un capolavoro assoluto è il suo ricchissimo apparato iconografico, che la trasforma in una vera e propria “enciclopedia scolpita” del sapere medievale. Le 50 formelle in bassorilievo che decorano la vasca inferiore rappresentano i mesi dell’anno con le rispettive attività agricole, i segni zodiacali, le arti liberali, scene tratte dalla Bibbia e dalla mitologia classica, santi, allegorie civiche e morali.
Sopra di esse, la vasca superiore ospita 25 statue a tutto tondo raffiguranti personaggi religiosi, allegorici e storici, tra cui spiccano le personificazioni di Roma e Perugia, l’aquila imperiale, i profeti e i patriarchi.
Ogni elemento è stato pensato per comunicare un messaggio preciso, riflettendo l’ideologia comunale perugina del XIII secolo, il desiderio di affermare l’identità cittadina in un’epoca di tensioni tra poteri civili e religiosi, tra papato e impero.
Bellezza, simbolismo e funzione
Oltre al valore artistico e simbolico, la fontana aveva un ruolo concreto e quotidiano: era il principale punto di approvvigionamento idrico per i perugini. Il fatto che fosse collocata proprio al centro della piazza principale, là dove si riuniva la vita sociale, politica e religiosa della città, ne evidenzia l’importanza anche a livello funzionale e urbano.
In epoca medievale, l’acqua non era solo risorsa vitale, ma anche simbolo di purezza, rigenerazione e connessione tra il mondo terreno e quello spirituale. Il percorso dell’acqua dall’acquedotto alla fontana rappresentava, in un certo senso, un viaggio simbolico di elevazione.
Un monumento che vive nei Secoli
Nel corso dei secoli, la Fontana Maggiore ha subito numerosi restauri, specialmente durante l’Ottocento, quando l’architetto Guglielmo Calderini la salvò da uno stato di forte degrado. Altri interventi conservativi sono stati realizzati nel Novecento e nel nuovo millennio, con l’obiettivo di preservare le opere originali dagli agenti atmosferici e dall’inquinamento.
Alcune formelle sono oggi conservate nella Galleria Nazionale dell’Umbria e sono state sostituite da copie fedeli per garantirne la conservazione.
La fontana Maggiore oggi
Oggi, la Fontana Maggiore continua a essere uno dei monumenti più visitati dell’Umbria e una tappa obbligata per chiunque voglia comprendere lo spirito di Perugia. Non è soltanto un oggetto da contemplare, ma un documento scolpito, una narrazione visiva che continua a parlare a chi sa osservare.
In un’epoca in cui spesso si perde il contatto con la storia e con le radici del vivere comune, questa fontana ci ricorda l’importanza dell’arte come strumento di coesione sociale, di educazione, di bellezza condivisa.
Come arrivare alla Fontana Maggiore in modo comodo?
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Cosa vedere nei dintorni della Fontana Maggiore
Una volta arrivato in Piazza IV Novembre, potrai anche visitare:
- Palazzo dei Priori e la Galleria Nazionale dell’Umbria
- Cattedrale di San Lorenzo e il suo chiostro
- Il Pozzo Etrusco, a pochi minuti a piedi
- Il Corso Vannucci, perfetto per passeggiare e fare shopping
- I panorami mozzafiato dai giardini Carducci o dalla Rocca Paolina
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